Pirelli HangarBicocca presenta James Lee Byars | dal 12 ottobre 2023 al 18 febbraio 2024
Pirelli HangarBicocca presenta la mostra
James Lee Byars
A cura di Vicente Todolí
Organizzata da Pirelli HangarBicocca, Milano,
e Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía, Madrid
Anteprima stampa martedì 10 ottobre 2023, ore 11
Opening mercoledì 11 ottobre 2023, ore 19
Dal 12 ottobre 2023 al 18 febbraio 2024
James Lee Byars di fronte a The Door of Innocence, 1986-87 Marmo dorato 198 x 27 cm Toyota Municipal Museum of Art, Aichi Veduta dell'installazione, Castello di Rivoli Museo d'Arte Contemporanea, Torino 1989 Foto Elio Montanari |
Dal 12 ottobre 2023 al 18 febbraio 2024 Pirelli HangarBicocca presenta la mostra di James Lee Byars, una delle figure più enigmatiche e mitiche dell'arte contemporanea del XX secolo. L'esposizione, la prima retrospettiva in Italia dedicata all'artista americano dopo la sua scomparsa nel 1997, è un percorso attraverso il suo stratificato lavoro che si è sviluppato come un'esplorazione continua dei significati più profondi dell'esistente, ai confini tra misticismo, spiritualità e corporalità. La mostra di James Lee Byars (Detroit, Michigan, 1932 – Il Cairo, 1997), a cura di Vicente Todolí e organizzata da Pirelli HangarBicocca e Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía di Madrid (dove verrà presentata una versione del progetto espositivo dal 25 Aprile al 1 settembre 2024 al Palacio de Velázquez), raccoglie negli spazi delle Navate di Pirelli HangarBicocca una vasta selezione di opere scultoree monumentali, realizzate dal 1974 al 1997 e provenienti da collezioni museali internazionali, alcune raramente esposte e presentate in Italia per la prima volta. Come Todolí afferma: "Concepiamo sempre retrospettive site-specific che dialogano con l'architettura di Pirelli HangarBicocca. Nella sua pratica James Lee Byars era solito adattare il suo corpus di opere allo spazio in cui veniva esposto, creando così una mostra che fosse essa stessa un'installazione complessiva. Pertanto, la nostra selezione di opere interagisce con l'ambiente ex industriale delle Navate, sfidandoci a interpretare lo spazio secondo l'approccio concettuale dell'artista". L'esposizione, realizzata anche con il supporto dell'Estate di James Lee Byars, offre al pubblico l'occasione di ammirare il lavoro di un artista che ha lasciato un segno indelebile nella storia dell'arte attraverso l'elaborazione di uno stratificato linguaggio visivo e performativo in grado di cogliere i limiti della conoscenza e sovvertirne le logiche. La mostra di Pirelli HangarBicocca nasce anche dalla stretta relazione instaurata tra Vicente Todolí e James Lee Byars, al quale il curatore ha dedicato due mostre personali all'IVAM Centre del Carme di Valencia nel 1994 e al Museu Serralves di Porto nel 1997, dei quali in passato è stato anche direttore. L'artista James Lee Byars, uno degli artisti americani più riconosciuti dagli anni Sessanta a oggi, ha influenzato un'intera generazione nell'ambito dell'arte concettuale e performativa. Nato a Detroit nel 1932 e con una formazione che spazia dall'arte alla psicologia e alla filosofia, Byars è da sempre affascinato dalla cultura giapponese, che ha influenzato la sua pratica artistica per tutta la vita. Dalla fine degli anni Cinquanta e per tutti gli anni Sessanta vive infatti tra il Giappone e gli Stati Uniti. Successivamente l'artista abita e lavora in modo nomade, spostandosi tra diversi luoghi e città, tra cui New York, Berna, Santa Fe e la California. Sviluppa, inoltre, uno stretto rapporto con l'Italia, in particolar modo con Venezia, dove nel 1975 realizza la celebre performance The Holy Ghost, decidendo poi di viverci e lavorarci per buona parte degli anni Ottanta. Nel 1989 viene anche invitato dal Castello di Rivoli a realizzare la sua prima retrospettiva in un museo italiano. Nella sua arte, Byars associa motivi e simboli dei costumi e della civiltà orientale, come elementi del teatro Nô e del buddismo Zen, alla sua profonda conoscenza dell'arte e della filosofia occidentale, offrendo una visione unica e personale della realtà e delle sue componenti fisiche e spirituali. Attraverso l'uso di media differenti, come l'installazione, la scultura, la performance, il disegno e la parola, infatti, l'artista ha dato vita a una riflessione mistico-estetica sui concetti di perfezione e ciclicità, sulla figura umana – sulla sua rappresentazione e smaterializzazione –, spesso attraverso il coinvolgimento diretto del pubblico in azioni temporanee o in interventi su larga scala. Centrale nel suo lavoro è il rapporto con il pubblico, che viene chiamato a confrontarsi con l'artista stesso e a rispondere a domande che egli pone in maniera diretta e indiretta con le sue opere. Molti dei lavori sono stati concepiti da James Lee Byars per essere attivati in maniera performativa da lui stesso. Dalla sua scomparsa nel 1997, questo aspetto richiede di interrogarsi sulla presenza-assenza dell'artista, che nel corso della sua vita ha incentrato la sua pratica sulla sua persona e raffigurazione attraverso azioni, gesti, rituali e indossando abiti caratterizzati dal legame visivo e simbolico con le opere. Con la sua pratica eclettica, Byars si è rivelato pioniere in diversi ambiti delle arti visive, come scrive la curatrice Brenda Richardson (1942-2022), infatti, "ha inventato lavori di arte concettuale, performativa e installativa prima ancora che esistessero definizioni di quello che stava realizzando". La mostra Dopo oltre trent'anni dalla sua ultima mostra istituzionale in Italia, Pirelli HangarBicocca dedica una retrospettiva a James Lee Byars, raccogliendo opere di grandi dimensioni in cui vengono combinati armoniosamente materiali preziosi e ricercati, come marmo, velluto, seta, foglia d'oro e cristallo, a geometrie minimali e archetipe, come sfere prismi e pilastri, e a oggetti baroccheggianti in un gioco di rimandi simbolici ed estetici tra forma e contenuto. Esemplare è uno dei suoi lavori più storici presentati in mostra HEAR TH FI TO IN PH around this chair and it knocks you down (1977). L'opera si si compone di una tenda in seta nera che ospita una sedia d'oro girevole dell'Ottocento sopra un tappeto di seta ricamato in oro. La seduta vuota, illuminata da una luce verticale, e la rarefatta preziosità dell'ambiente rimandano a immaginari provenienti da diverse tradizioni orientali, come il trono di Buddha, simbolo Zen dell'illuminazione attraverso la sparizione del sé, o la pratica shintoista di offrire scranni agli spiriti che abitano i santuari. L'installazione è stata esposta per la prima volta nel 1977 all'inaugurazione della galleria Marian Goodman a New York, durante la quale Byars ha dato vita a un atto performativo: vestito di nero e nascosto tra le pieghe delle tende, puntava una torcia sulla sedia ed esclamava la frase "Hear the first totally interrogative philosophy around this chair and it knocks you down", da cui deriva il titolo dell'opera. In Pirelli HangarBicocca, a partire dai molteplici significati allegorici e formali della materia, la mostra si sofferma sulle tematiche che hanno attraversato la pratica dell'artista come la ricerca della perfezione, il dubbio come approccio all'esistenza e la finitudine dell'essere umano, invitando i visitatori a riflettere sulle potenzialità alchemiche dell'arte nel plasmare la realtà. Il percorso espositivo si apre con la monumentale The Golden Tower (1990). Il pubblico è accolto da una torre dorata alta 21,25 metri, che riassume in sé l'indagine dell'artista sull'interazione tra forme perfette e materiali immutabili. James Lee Byars realizza i primi disegni concettuali dell'opera già nei primi anni '70: concepita per essere esposta in spazi pubblici, nell'idea iniziale doveva essere alta oltre 300 metri. La prima realizzazione risale al 1990, quando fu presentata al Martin-Gropius-Bau di Berlino. Per l'artista, forme archetipe, simili a obelischi e totem, diventano emblema della figura umana e dei suoi aspetti più trascendentali e spirituali, di cui The Figure of Death (1986) è rappresentativa. La scultura, una struttura verticale composta da dieci cubi di basalto, offre un momento di riflessione sulla natura della morte e sulla memorializzazione e monumentalizzazione della stessa. La ciclicità e la temporalità della vita, invece, sono simbolizzate dagli elementi del cerchio e della sfera, che si ritrovano in particolar modo in due lavori esposti in Pirelli HangarBicocca. The Door of Innocence (1986-89) è una scultura di marmo dorato a forma di anello ed evoca un momento di passaggio e trasformazione, grazie al quale concetti metafisici e astratti assumono fisicità e concretezza nell'opera d'arte. Mentre in The Tomb of James Lee Byars (1986), l'artista racchiude metaforicamente in una sfera di pietra arenaria i concetti intangibili e assoluti della spiritualità e della purezza, che si contrappongono al materiale poroso e stratificato. Lo spazio del Cubo, al termine del percorso espositivo, è dedicato a Red Angel of Marseille (1993): mille sfere di vetro rosso disposte a pavimento creano una sontuosa forma antropomorfica e, allo stesso tempo, floreale. L'opera riduce la figura umana alla sua essenza, mentre la connotazione angelica, suggerita dal titolo, apre nuovamente a una riflessione sulle sue potenzialità metafisiche e sul suo rapporto con il divino. Il catalogo In concomitanza con la retrospettiva sarà realizzato un catalogo monografico, con uscita prevista a novembre 2023 e pubblicato da Marsilio Editori. Il volume includerà un testo dello storico dell'arte e curatore del DIA Art Foundation, New York, Jordan Carter, un saggio della storica dell'arte Sakagami Shinobu, un testo di Alexandra Munroe, storica dell'arte e Senior Curator al Solomon R.Guggenheim Museum, un contributo congiunto dell'artista Maurizio Nannucci, con il quale Byars ha avuto una lunga relazione corrispondenza, e sua moglie Gabriele Detterer e un'introduzione del curatore della mostra Vicente Todolí. Sarà inoltre accompagnato da dettagliate schede delle opere in mostra, da un'approfondita cronologia dell'artista e da un'estesa documentazione fotografica dell'esposizione. James Lee Byars Alcune delle più importanti istituzioni hanno esposto il lavoro di James Lee Byars, tra le quali Red Brick Art Museum, Beijing, (2021); M HKA, Museum of Contemporary Art Antwerp, Anversa (2018); MoMA PS1, New York (2014); Museo Jumex, Città del Messico (2013); Carnegie Museum of Art, Pittsburgh (2011 e 1964); Kunstmuseum Bern (2008); MoMA Museum of Modern Art, New York (2007 e 1958); Barbican Centre, Londra (2005); Whitney Museum of American Art, New York, Schirn Kunsthalle, Francoforte, Massachusetts Museum of Contemporary Art, North Adams (2004); Museu Serralves, Porto, (1997); Fondation Cartier pour l'art Contemporain, Parigi (1995); IVAM Centre del Carme, Valencia, Museum Ludwig, Colonia (1994); Stockholm Konsthall (1992); Castello di Rivoli Museo d'Arte Contemporanea, Torino (1989); Kunsthalle Düsseldorf (1986); Philadelphia Museum of Art, Institute of Contemporary Art, Boston (1984); Musée d'Art Moderne de la Ville de Paris, Stedelijk van Abbemuseum, Eindhoven (1983); De Appel Foundation, Amsterdam (1978); Kunsthalle Bern, Berna, Busch-Reisinger Museum at Harvard, Cambridge (1978); Louisiana Museum of Modern Art, Humlebaek (1977); Palais des Beaux-Arts, Bruxelles (1974); Metropolitan Museum of Art, New York (1971). Il suo lavoro è stato esposto in numerose manifestazioni internazionali, che includono Biennale di Venezia (2013, 1999, 1986, 1980); Yokohama Triennale (2011); documenta, Kassel (1987, 1982, 1977, 1972). Pirelli HangarBicocca, istituzione nata nel 2004, è stata rilanciata nel 2012 da Pirelli, che ne è socio fondatore fin dalla sua costituzione. In questi anni lo spazio espositivo ha confermato il suo ruolo di centro per l'arte in grado di attrarre un pubblico internazionale con mostre di forte rigore curatoriale e di grande impatto visivo, anche grazie alla proposta di progetti espositivi unici. Gli spazi di Pirelli HangarBicocca ospitano inoltre l'installazione permanente I Sette Palazzi Celesti 2004-2015 di Anselm Kiefer, divenuti un punto di riferimento per visitatori di tutto il mondo, e la scultura La Sequenza (1971-81) di Fausto Melotti. . Ufficio Stampa Responsabile Comunicazione e Ufficio Stampa Angiola Maria Gili T +39 02 6442 31229 angiola.gili@hangarbicocca.org Ufficio Stampa e Digital Communication Sandra Cane T +39 02 6442 31232 Sutton: International Press Office Associate Director, Khuroum Bukhari Senior Account Director, Emily Saunders Per scaricare le immagini https://pirellihangarbicocca.org/area-riservata/ Utente: byars Password: hangarbicocca |
Informazioni sulla mostra | |
Istituzione | Pirelli HangarBicocca |
Artista | James Lee Byars |
A cura di | Vicente Todolí |
Organizzata da | Pirelli HangarBicocca, Milano, e Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía, Madrid |
Anteprima stampa | 10 ottobre 2023, ore 11 |
Opening | 11 ottobre 2023, ore 19 |
Date della mostra | 12 ottobre 2023 –18 febbraio 2024 |
Location | Via Chiese 2, Milano |
Orario di apertura | Giovedì, venerdì, sabato e domenica 10.30-20.30 |
Ingresso | Gratuito |
Catalogo | Marsilio Editori |
Workshop | Informazioni sui percorsi creativi: https://pirellihangarbicocca.org/kids/ |
Info | +39 02 6611 1573 |
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