Vivo e Coscienza, un omaggio a Pier Paolo Pasolini per il centenario della sua nascita.
Lo abbiamo visto per la prima volta in scena nel 2013 in una Sala Teatro gremita e curiosa, qui alla Scuola Paolo Grassi.
Nelle settimane che hanno preceduto e preparato la dimostrazione, qualche sprazzo di suono, colpi, fruscii, strane musiche e, dalle porte lasciate incustodite dal M° Veggetti, figure e corpi dilaniati da una felicità espressiva sempre in bilico, sempre in squilibrio.
Il primo pubblico ha subito tutto il fascino e la poesia del balletto/cantata che mai nessuno prima di allora aveva potuto mettere in scena. Scrive Marinella Guatterini - a cui va attribuito il merito e il coraggio della nascita di questo Vivo e Coscienza danzato e affidato a Luca Veggetti, che ne ha curato coreografia, la regia e il dispositivo scenico: "Vivo e Coscienza è un abbozzo curioso, greve di simboli, assai difficile da mettere in scena (nel 2009 se ne sarebbe dovuto occupare il coreografo Virgilio Sieni), ma sprigiona un fascino particolare. Certe immagini faunesche, caravaggesche, gotiche e neorealiste -, la contrapposizione tra Vivo e Coscienza, ovvero il dissidio tra corpo e lingua, tra passione e ideologia, rimandano all'elogio della danza in Nietzsche, che inneggiò alla libertà tragica e alla smemoratezza del corpo contro la prigionia ideologica. Idee influenti e non poco nella nuova danza a partire dal dopoguerra".
Nello stesso anno il debutto ufficiale a Mittelfest e poi a MilanOltre al teatro Elfo Puccini; a seguire una lunga tournée che ha toccato i maggiori teatri italiani. Lo rivedremo il 14 e 15 giugno 2022 di nuovo "a casa" con i giovani e bravissimi danzatori del secondo anno dell'atelier della Paolo Grassi.
La messa in prova e la ripresa dello spettacolo è stata coordinata da Paola Bedoni, danzatrice, coreografa e docente di lungo corso della Paolo Grassi che ha affiancato il coreografo Luca Veggetti.
Vi aspettiamo
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