Un piatto a tinta pastello

piatto paolaCREMA DI CANNELLINI E GAMBERI

Direi che possiamo chiudere il capitolo cotechino e lenticchie, capponi ripieni e tutto quello che sotto le mille calorie a porzione non abbiamo preso

neanche in considerazione nelle settimane passate. E’ tempo di tornare a un’alimentazione più “morigerata”, anche sotto il profilo dei tempi di preparazione, ma senza rinunciare al gusto e a un certo stile di presentazione.
Escludendo l’insalatina, che per carità va benissimo d’estate ma mentre fuori nevica può essere apprezzata solo da criceti e conigli, esiste una varietà infinita di proteine animali e vegetali che meritano la nostra attenzione.
Ci sono piatti polivalenti che, se serviti a piccole dosi sono perfetti come antipasto, in quantità maggiore reggono perfettamente il ruolo di una seconda portata.
Uno di quelli che preferisco, anche in considerazione del fatto che in 15 minuti è pronto, è la crema di fagioli cannellini con i gamberi.
Se parlare di gamberi evoca in voi (e in me!) “pesanti” scontrini del pescivendolo, si può sempre ripiegare sulle mazzancolle che, se fresche e di buona qualità, non vi faranno rimpiangere nulla.

Dosi per 2 persone – secondo piatto
- 1 scatola di cannellini precotti
- 10 gamberi o mazzancolle (solo le code sgusciate e private dell’intestino)
- Olio evo
- Sale e pepe
- Burro
Per guarnire (facoltativo)
- Paprica dolce
- Prezzemolo tritato

Scolare dall’acqua di vegetazione e sciacquare bene i fagioli. Metterli nel frullatore con un po’ di olio, sale, pepe e qualche cucchiaio di acqua tiepida.
Una volta ottenuta una purea liscia mettere il composto in una casseruola sul fuoco bassissimo. Questa operazione serve solo per scaldare visto che gli ingredienti sono già cotti.
Nel frattempo, in una padella sciogliere del burro e una volta caldo cuocere il pesce. Bastano pochissimi minuti, quando diventano dorati sono pronti.
Impiattare la crema, adagiare sopra i gamberi/mazzancolle e guarnire a piacere con paprica o prezzemolo tritato.
Il sapore è delicato e incontra il gusto anche dei palati più raffinati. E mette a tacere chi in famiglia dice “ma cucini sempre le stesse cose?”.

Paola Drera


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